Aggiornamento progetti e attività

L'ora del the - nuovo incontro

 

Lunedì 7 dicembre, nonostante il ponte, le feste e i bimbi a casa, siamo riuscite ad organizzare il terzo incontro alla Cascina Cantalupo. Appena entrate, abbiamo subito percepito la presenza dei bambini nell’aria e nei dintorni, di solito molto più tranquilli e silenziosi. Avevamo chiesto alle mamme di pensare ad alcuni detti tipici che riguardassero la maternità, o “le mamme” più in generale. Questi detti e frasi tipiche hanno iniziato a prendere forma su dei cartoncini colorati, che hanno poi decorato allegramente una delle porte della cascina. Tra i detti che più ci hanno divertito, troviamo sicuramente quello di una mamma barese: “STIP Cà TRUV’”. Il significato è “cerca che trovi”, e subito ci ricorda tutti quei momenti in cui le nostre mamme ci hanno detto “guarda che se arrivo e lo trovo io, vedi..”. Un altro tormentone, concordiamo tutte, è il “come ti ho fatto ti disfo”, detto ovviamente, con l’enfasi che solo una mamma arrabbiata ed esasperata può usare. Passiamo poi allo spagnolo, con una frase che riusciamo comunque ad intendere, anche senza traduzione: “y si Vuan se tira por la ventata, te tira por la ventata tu tambièn?”. Letteralmente significa “e se Giovanni si butta dalla finestra, ti ci butti anche tu?”. E in effetti, quante volte, le nostre mamme, ci hanno detto questa frase, invitandoci a ragionare con la nostra testa e a non seguire gli altri “solo perché lo fanno tutti!”. La mamma bielorussa, invece, ci propone delle frasi meno “di petto”, ma molto più poetiche, tipiche , appunto, della tradizione russa. Questa sono scritte in russo, e abbiamo ovviamente bisogno della traduzione! Tra quelle che maggiormente ci hanno colpito, ricordiamo “una mamma non darà mai un consiglio cattivo” e  “la rabbia di una mamma è come un fiocco di neve: freddo, ma che si scioglie subito!”. Questa immagine ci riporta subito ai paesaggi freddi e bianchi della Bielorussia, ma anche ai momenti in cui una mamma è arrabbiata ma si percepisce sul suo viso un sorriso appena accennato, a indicare che comunque, anche questa volta, la si è passata liscia. 

Dopo la prima parte della mattinata, è ora della merenda, sempre molto gradita e attesa da tutte noi. Il momento è diventato ormai un vero e proprio rituale di coccole, calore e molta bontà, per deliziarci lo stomaco ed il cuore. La nostra super mamma della Bielorussia, ci ha preparato degli ottimi dolcetti all’albicocca e alla cannella, ricetta di famiglia, tramandata per rimanere in tema, dalla sua mamma, accompagnati da un caldo e dolce the alla menta.

La seconda attività che proponiamo non è più legata alla parola, ma alle immagini. Abbiamo infatti preparato una serie di fotografie, quadri, foto di paesaggi, animali, momenti  quotidiani, che potessero in qualche modo ricordare la maternità, l’essere mamma e l’essere donna. Attraverso le immagini, le fotografie ed i colori, infatti, spesso riviviamo emozioni che troviamo difficili da esprimere a parole, o ci tornano alla mente ricordi che facilmente riaffiorano, osservando la foto di qualcuno che ha vissuto quei momenti, proprio come noi. Chiediamo quindi alle donne di scegliere delle immagini che più rappresentano per loro i momenti di maternità, e l’essere donna e mamma, e di raccontarci le emozioni ed i pensieri che hanno mentre guardano queste fotografie.  Stiamo chiedendo loro di fare un passo molto importante, di aprirsi, di raccontarsi. E i racconti che nascono, da quelle semplici immagini, sono magici, e ci avvolgono di amore e tenerezza. Una mamma ha scelto l’immagine dell’ecografia, la prima “foto” del bambino, che le ricorda appunto il momento della gravidanza e la scoperta della dolce attesa. Un’altra mamma, mostrandoci la foto di un parto, ci racconta il momento della sua maternità. Con lei viviamo  la fatica, la paura, ma anche l’immensa gioia che, come ci spiega, solo la nascita di un figlio può dare. L’ultima mamma ha in mano la foto di una madre che gioca con i suoi bambini, e ci racconta di quando, proprio nel momento del gioco con i suoi piccoli, lei li guarda e pensa a quanto siano belli, a quante cose abbiano imparato e sappiano fare e come siano per lei un “piccolo miracolo”. Notiamo, divertite, che tutte le mamme hanno scelto tra le immagini delle foto che rappresentano il momento delle spesa con i bambini, un momento sempre molto difficile ed impegnativo. Ridendo, infatti, ci raccontano di quanto sia difficile portare i loro bimbi a fare la spesa, di quando arrivata alla cassa ti accorgi che nel carrello ci sono cose che non hai mai preso dalle corsie del supermercato, degli sguardi giudicanti delle persone che osservano i capricci dei figli delle altre mamme. Tra una risata ed i ricordi, il tempo è passato molto piacevolmente, ed è ormai mezzogiorno.

Ci salutiamo, ed usciamo dalla stanza piene di amore che solo delle mamme possono raccontare e dare, perché, come sappiamo tutti, “LA MAMMA È SEMPRE LA MAMMA!”.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

L'estate 2020 in Cascina Cantalupo

 

ESTATE IN CASCINA 2020

 

La Cascina Cantalupo è una struttura, che sorge nel territorio della città di Monza, dedicata all’accoglienza e all’inserimento di mamme con minori a carico che si trovano in condizioni di particolare difficoltà sociale, che necessitano di un periodo di sostegno in un ambiente protetto e di accompagnamento verso un percorso di autonomia. Questo progetto nasce dall’idea che il supporto della comunità sia la risorsa più importante nei momenti di maggiore necessità. Per questo la Cascina Cantalupo cerca di offrire un sostegno rapido, efficace e competente, realizzato in un’ottica di sinergia e lavoro di rete con le risorse e i servizi del territorio. 

Il progetto “Le scarpe piene di passi” ha portato il lavoro degli operatori dell’associazione Àntes in questo contesto, all’interno delle attività svolte nella cascina, con laboratori rivolti ai minori inclusi nel servizio.

I progetti, un laboratorio teatrale e un laboratorio musicale-ritmico, sono stati realizzati in un’ottica educativa e di potenziamento delle risorse individuali degli ospiti più giovani (dai 7 ai 12 anni), e sono stati condotti in collaborazione con l’équipe della Cascina Cantalupo. Gli incontri, della durata di circa due ore, si sono tenuti per da metà giugno fino a fine agosto a cadenza settimanale, un incontro pomeridiano per entrambi i laboratori. 

Il laboratorio teatrale si proponeva di insegnare ai giovani attori alcune capacità recitative di base, con un focus particolare su come esprimere le emozioni. L’obiettivo di questo breve percorso era quello di potenziare le capacità espressive ed emotive dei ragazzi e realizzare una piccola rappresentazione alla fine del corso.

Il laboratorio musicale-ritmico prevedeva invece due diversi attività: in primo luogo l’insegnamento di alcuni semplici concetti ritmici e l’ascolto/riproduzione di ritmi in forma di gioco, ed in secondo luogo la realizzazione di percussioni artigianali non convenzionali, a partire da oggetti di uso comune (bottiglie di plastica, tubi di cartone, riso da cucina ecc.), utilizzate poi dai ragazzi stessi per suonare. Gli obiettivi di questo laboratorio, oltre quello di intrattenere, erano quello di migliorare le capacità di ascolto e coordinazione con gli altri, attraverso ad esempio la realizzazione di linee ritmiche in cui diverse sezioni ritmiche si incastravano tra di loro, o attraverso giochi come il “botta e risposta” o “il telefono senza fili del ritmo”. 

Durante entrambi i laboratori venivano organizzati momenti di lavoro in piccoli gruppi, durante i quali ai giovani partecipanti era richiesto un momento di autonomia e un piccolo sforzo creativo, per osservare le loro dinamiche di gruppo e come avessero appreso alcune nozioni.

In una situazione di emergenza sanitaria tutte le attività sono state svolte nel rispetto delle normative di distanziamento sociale vigenti.

L’ambiente della cascina, la disponibilità di tutti gli operatori e l’allegria e l’affetto dei ragazzi hanno reso questo percorso un’esperienza incredibile, formativa per tutti. Gli obiettivi previsti sono state in larga parte raggiunti e il divertimento non è di certo mancato!

 

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